Nirvana
Nessuna chance, completamente senza scopo,
Era un giovane, seduto su una corriera che attraversava il North Carolina, diretta chissà dove.
Iniziò a nevicare.
E la corriera si fermó a un piccolo caffé tra le colline, e i passeggeri entrarono.
E si sedette al bancone con gli altri, ordinó, il cibo arrivó.
E il pasto fu particolarmente buono.
Anche il caffé era buono.
La cameriera era diversa dalle donne che aveva conosciuto.
Era spontanea, e emetteva un umorismo naturale.
E l'uomo alla friggitrice diceva cose folli
E il lavapiatti nel retro rideva. Una piacevole, bella risata pulita.
E il giovane guardó la neve cadere fuori dalla finestra.
E voleva rimanere in quel caffé per sempre.
Fu attraversato dal curioso pensiero che in quel luogo tutto era bellissimo.
E sarebbe rimasto bellissimo per sempre.
Allora l'autista disse ai passeggeri che era ora di ripartire.
E il giovane pensó: io rimango qui. Rimango qui.
E poi si alzó e seguí gli altri sulla corriera.
Andó al proprio posto e guardó il caffé attraverso il finestrino.
E poi il pullman partí, curvó verso la discesa, uscendo dalle colline.
E il giovane guardó dritto davanti a se.
E sentiva gli altri passeggeri che parlavano di altre cose, O leggevano o cercavano di dormire.
E non avevano percepito la magia.
E il giovane poggió la testa da un lato, Chiuse gli occhi e fece finta di dormire.
Non c'era nient'altro da fare,
Solo ascoltare il rumore del motore
E quello delle ruote
Sulla neve.
Nirvana, Tom Waits, Orphans, 2006
tradotto da me
segue il testo originale:
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