sabato 9 giugno 2012
einstürzende neubauten
Nuovi edifici che crollano. Era il nome di una band sperimental-rumoristica degli anni '80. Loro si riferivano alla bruttezza dei palazzi post-1945, che in Germania avevano rimpiazzato quelli storici, spianati dai bombardamenti. Anche l'Italia é impestata di orrende bifamiliari degli anni '50 e di edilizia residenziale popolare senza valore. Ma oggi gli edifici che crollano sono i capannoni moderni dentro cui l'Italia che produce e funziona vorrebbe lavorare, costruire, guadagnare e vincere. Invece ci si muore dentro, alla prima scossa di terremoto. E chi l'avrebbe mai detto che ci fosse un rischio sismico.
Dall'estero ci guardano preoccupati e pensano che siamo pazzi a lasciare che negligenza e inerzia soffochino l'enorme potenziale di talento che abbiamo.
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