I nostri Appennini si stanno spingendo verso Est-nord-Est.
Qualche millimetro all’anno.
Questo è il risultato locale di una spinta generale dell’Africa, che sta schiacciando il mare Mediterraneo contro l’Europa. Non solo molte persone emigrano in questa direzione, è l’intero continente che vuole venire qui da noi! E il Mediterraneo? Un giorno questo mare sparirà. E’ sicuro, anche se noi non lo vedremo. E’ un giorno lontano, stimato tra circa 50 milioni di anni. Quel giorno la razza umana potrebbe anche non esserci più, sepolta nel tempo profondo.
Non possiamo misurare la quantità di energia accumulata da una zolla di roccia grande come l’Umbria. Nè stimare quanta ne può accumulare prima di spezzarsi. Forse non saremo mai in grado di farlo. A livello di complessita' sarebbe come fare le previsioni del tempo del 10 giugno del 2050. Pioverà? Mah. Ci sarà una grandinata record? Boh. Probabilmente farà caldo.
Certo, poi bisogna vedere se le indicazioni del rischio sismico vengono rispettate. Da chi? Beh, costruttori, sindaci, assessori, ingegneri. Perchè se poi, come a Mirandola, vengono giù fabbriche costruite meno di dieci anni fa, non sarà mica colpa del geologo?
Questo è il risultato locale di una spinta generale dell’Africa, che sta schiacciando il mare Mediterraneo contro l’Europa. Non solo molte persone emigrano in questa direzione, è l’intero continente che vuole venire qui da noi! E il Mediterraneo? Un giorno questo mare sparirà. E’ sicuro, anche se noi non lo vedremo. E’ un giorno lontano, stimato tra circa 50 milioni di anni. Quel giorno la razza umana potrebbe anche non esserci più, sepolta nel tempo profondo.
Questo è il tipo di previsioni che la geologia può fare con
un margine di certezza pressochè assoluto.
Quello che non può fare, è predire i terremoti. In
particolare il singolo terremoto, la sua data precisa.
Perchè il meccanismo con cui gli Appennini si spostano verso
Est è proprio quello: i terremoti. Per anni si accumula tensione nella roccia.
Chilometri di roccia che impercettibilmente si comprimono per qualche
millimetro. Fin quando possono, accumulano tensione, poi un giorno la
rilasciano, di colpo, spostandosi di qualche metro. E avanti così per milioni
di anni.
Il periodico le Scienze, nel numero di Giugno, spiega anche
perchè sia pressochè impossibile predire i tempi esatti dei terremoti. Perchè
qualcuno ci ha anche provato. Sono andati in California, dove ci sono terremoti
molto spesso e piuttosto spettacolari, dato che una parte del continente
americano sta staccandosi, scivolando verso Nord. Sono andati in una zona, Parkfield,
ove i terremoti si succedono con una certa regolarità. Hanno messo sensori e
geofoni dappertutto, nella speranza di misurare quelli che vengono chiamati
precursori, ovvero segnali che avvertano che tra un giorno o un’ora, ci sarà un
terremoto. Hanno trovato il punto in cui con maggiore probabilità il terremoto
sarebbe avvenuto, basandosi sulla struttura delle faglie e delle fratture del
terreno. Hanno calcolato la direzione prevista del terremoto. E hanno
aspettato.
Risultato: il terremoto è avvenuto in un momento
assolutamente tranquillo, senza preavviso. Avevano quasi azzeccato la forza del
terremoto, ma la direzione era quella sbagliata. Così come la tempistica.
Questo è l’esperimento di previsione dei terremoti meglio riuscito della
storia, fino ad oggi.
Quindi, al momento, la previsione in tempo utile per evacuare
zone a rischio è impossibile.Non possiamo misurare la quantità di energia accumulata da una zolla di roccia grande come l’Umbria. Nè stimare quanta ne può accumulare prima di spezzarsi. Forse non saremo mai in grado di farlo. A livello di complessita' sarebbe come fare le previsioni del tempo del 10 giugno del 2050. Pioverà? Mah. Ci sarà una grandinata record? Boh. Probabilmente farà caldo.
Quello che possiamo fare è misurare e prevenire. Capire
sempre meglio i meccanismi che formano i terremoti. Sviluppare le tecnologie
che resistano alle scosse.
Dal 2000 a oggi in Italia si sono registrati 50 mila
terremoti. Sono 11 terremoti al giorno. La maggior parte impercettibili. Alcuni
hanno fatto disastri.
Non si poteva sapere, un momento prima che accadessero, quale sarebbe
stata la forza di ognuno di questi 50 mila terremoti. Per stare tranquilli, dovremmo
emigrare tutti in Sardegna. Lì i terremoti non ci sono. Però tutte queste misurazioni
non sono inutili, anzi: sulla base di questi dati vengono aggiornate le mappe
del rischio sismico. Quelle che dicono dove si può costruire e con quali
criteri. Ecco, quelle le abbiamo, e son fatte bene. Non si può nemmeno fare un
piano regolatore di un comune senza tenerne conto.
E’ questo che possono fare geologi e geofisici.Certo, poi bisogna vedere se le indicazioni del rischio sismico vengono rispettate. Da chi? Beh, costruttori, sindaci, assessori, ingegneri. Perchè se poi, come a Mirandola, vengono giù fabbriche costruite meno di dieci anni fa, non sarà mica colpa del geologo?
Rendersi conto che i terremoti non sono prevedibili in tempo
utile non è difficile. Eppure nel Medioevo in cui il nostro paese è
sprofondato, ci sono giudici che condannano alla prigione i geofisici della
commissione Grandi Rischi perchè, dopo avere fatto misurazioni e mappe precise,
non sono riusciti nell’impossibile. Questa, per noi geologi ma anche per tutti
gli Italiani che girano per il mondo, è una vergogna umiliante. Per quelli che
restano in Italia, è la condanna a essere governati dall’ignoranza e dalla
superstizione.
Per completezza ecco le fonti che ho consultato per scrivere queste note.
Prof Scotese – paleomap project: http://www.scotese.com/future.htm
Carta dei Terremoti in Italia: http://www.arcgis.com/apps/OnePane/main/index.html?appid=3bcd16f3a7a44b678bbe0329a89ff04f
Mappa del rischio sismico in Italia: http://mi.ingv.it/images/mappa_GU108bn.gif