No, no, no, no e poi no. La risposta più naturale e
spontanea all’idea di collaborare al governo del paese insieme a quelli
responsabili del disastro. Non perchè siano brutti e cattivo, o tutti
disonsesti. Ma per il semplice motivo che non sono liberi di perseguire un’idea
o una linea politica, legati al destino personale del loro capo. Fin quando non
se ne libereranno, non saranno del tutto legittimi a rappresentare l’Italia,
perchè, almeno in parte, rappresentano un interesse privato, personale e spesso
contrario all’interesse pubblico.
Eppure non riesco a tifare contro Enrico Letta. Come posso
sperare che questo governo fatto insieme al nemico finisca male? In mezzo ci
siamo noi con le nostre vite, le nostre micro-economie che possono essere
spazzate via dal non-governo, dopo essere state messe in pericolo dal
mal-governo.
Non resta che sperare: che trovino i soldi per far partire l’economia
con le opere che servono. Che paghino i creditori. Che rifacciano la legge
elettorale, che non e’ peggiorabile. Che rimuovano un po’ di privilegi, sia
della politica sia delle tante rendite di posizione che ci sono in Italia, dato
che le paghiamo tutte noi. Non sono cose di sinistra, d’altra parte non è un
governo di sinistra. Però sono cose che servono. Solo dopo, se ci
saremo ancora, allora le si potrà fare le cose di sinistra.
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