Il mondo è
complicato. A molti la complessità dà fastidio, costringe a pensare e fa venire
il mal di testa. E cosa fai quando una cosa ti dà fastidio? Cerchi di
eliminarla.
Eliminare la
complicazione però...è complicato. Solo i grandi scienziati sono riusciti a
leggere tra le complesse righe della natura le semplici e logiche note delle
leggi fisiche: spesso lineari ed eleganti, sottendono fenomeni altrimenti
incomprensibili: la chimica, la geologia, il moto degli astri (con quello
veramente siamo ancora un po' in difficoltà).
Invece noi comuni
mortali come facciamo a gestire la complessità? Beh, cerchiamo di
circoscriverla e di approssimare. Se un soggetto è troppo grande per
comprenderlo proviamo a suddividerlo in pezzi più piccoli e comprensibili.
Alcuni ci risulteranno chiari, e li esploriamo fino a quando non siamo in grado
di orientarci bene. Altri magari restano confusi, sullo sfondo, non li
penetriamo ma teniamo presente che sono lì, che non possono essere ignorati. Così
procede la conoscenza, progressivamente, a fatica, ma funziona.
E gli Stronzi? Gli
Stronzi non fanno così. Gli Stronzi si inventano i buonisti. Gli stronzi hanno
già deciso, e quindi non perdono tempo a imparare. Loro hanno le palle, loro
sanno come si fa, e non hanno tempo da perdere con il noioso processo dell’apprendimento.
Quindi chi cerca di usare il cervello, di capire ogni volta, è una femminuccia
o meglio, un buonista.
Una definizione
precisa di buonista non esiste, dato che il termine viene adattato alla bisogna
dallo Stronzo di turno. Però ci provo: ecco, questa potrebbe essere la
definizione adatta:
“buonista è colui
che, nel momento in cui qualcuno esprime un’opinione o compie un gesto genericamente
ostile o insultante, in maniera immotivata, illogica e non rispettosa della
realtà dei fatti nei confronti di qualcun altro, non è d’accordo, e lo dichiara.”
Il buonismo,
secondo gli Stronzi, ha anche proprietà transitive: ovvero se io non sono d’accordo
sul chiamare le persone con la pelle nera “cioccolatini”, allora, nella
disonesta semplificazione dello Stronzo, io automaticamente sono a favore dello
sbarco continuo e incontrollato di milioni di persone, della loro sistemazione
in resort di lusso, e di tutti gli altri stereotipi di questo genere, compresa
la rimozione dei crocifissi (caso particolare, dato che in effetti io i
crocifissi nei luoghi pubblici non li metterei)
e l’aumento costante dello stipendio di Fabio Fazio e dei parenti immaginari
di Laura Boldrini.
Beh, capita invece
che molti di quelli che si beccano regolarmente del buonista non siano così.
Innanzitutto perché sono tutti diversi. E quindi su ogni argomento si fanno un’idea
propria, indipendentemente da quello che dice qualche personaggio televisivo o
leader politico più o meno simpatico. Non ci credete. Eh lo so: perché siete Stronzi.
Secondariamente perché
voi conoscete poco la lingua italiana, o quantomeno la usate male, tanto, che
ve ne frega a voi. E quindi “buono” e “buonista” per voi è la stessa cosa.
Bzzzzzzz. Sbagliato. Leggete il dizionario. Anche “per bene” e “perbenista” per
voi è uguale. Bzzzzzz. Sbagliato ancora. Ma ci fate o ci siete?
Poi non vi
rendete conto, e forse questo è il vostro più grosso e pericoloso errore, che
quelli che voi chiamate sprezzantemente buonisti, non sono così passivi come
possono sembrare. I vostri “buonisti” hanno cambiato il mondo difendendo e
conquistando i diritti DEGLI ALTRI, rischiando la propria pelle, e qualche
volta lasciandocela. E quando è stato necessario, hanno appeso dittatori per i
piedi (cit. @CiccioRatti). Quindi è meglio che state attenti.
Ci sarebbe molto
da dire anche sugli Stronzi, ma qualcuno lo ha già fatto prima e meglio di me.
Trovate un’ottima definizione qui:
A questo link,
Vito Tartamella, che non conosco ma ringrazio, spiega bene cosa essi sono. In
particolare Tartamella utilizza una definizione di Aaron James che dice che lo
Stronzo “rifiuta di considerare gli altri come eguali dal punto di vista morale”.
E quindi tira dritto per la sua strada ignorando gli altri. Ma non
preoccupatevi cari Stronzi, non vi riconoscerete, dato che mentite anche a voi
stessi.
Infine, ormai
dovrebbe essere chiaro, i buonisti, così come ve li siete inventati voi Stronzi,
non esistono. Nella vostra fantasia servono per giustificare le vostre
meschinità, i doppi standard secondo cui voi avete tutti i diritti e gli altri
devono stare muti. I buonisti ve li siete inventati e avete deciso di crederci
così come credete alle fandonie del web, incapaci come siete di riconoscere le
balle, dato che vi confermano nei vostri pregiudizi. I buonisti sono una delle
distorsioni della realtà che servono per fare funzionare le vostre logiche
malate.
Invece esistete
voi, e noi normali tolleriamo la vostra esistenza. Ringraziateci.
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