Sono uno tra le centinaia di migliaia di persone bloccate in giro per l’Europa dalla nube di cenere vulcanica che ha spazzato gli aerei dal cielo. Invece delle mie solite 2 ore di volo, sto per imbarcarmi in un viaggio di due giorni in treno attraverso Romania, Ungheria, Austria, e poi si vedra’.
Bloccati in aeroporti, alberghi, stazioni, cogliamo l’estensione del mondo fisico intorno a noi, la superficie bidimensionale che chiamiamo geografia, che ci ricorda per un momento quanto siamo piccoli.
Ma la geografia è ancora poca cosa, e se aggiungiamo alle due dimensioni la profondità allora andiamo in 3D, che è la geologia. E qui la tecnica umana, non la scienza, si ferma. Alla geologia non possiamo fare niente. Possiamo modificare la storia e la geografia, ma la geologia è ineluttabile. Non potremo mai essere abbastanza potenti da fermare un vulcano, un terremoto, la deriva dei continenti. Al massimo potremo limitare i danni alle nostre povere cose, fino al giorno in cui la madre Terra non si incazzerà per davvero. E anche allora non sarà un dramma, non saremo certo la prima specie vivente a estinguersi su questo bellissimo sasso verde e azzurro.
Gionata
domenica 18 aprile 2010
venerdì 2 aprile 2010
La Rabbia e l'Odio
La Rabbia e l’Odio.
Rabbia: “violenta irritazione, provocata da gravi contrarietá, e spesso esacerbata da un senso di impotenza”.
Odio: “sentimento di grande ostilitá per cui si desidera il male altrui”.
La Rabbia é un sentimento che si prova nei confronti dell’ingiustizia, del sopruso, di chi fa del male.
L’Odio é un veleno che istilla malvagitá e inimicizia nei confronti di chi é diverso da come vorremmo.
La Rabbia si placa quando l’ingiustizia viene corretta.
L’Odio non si placa, e cerca sempre nuovi oggetti da odiare, dopo che quello precedente é stato eliminato.
Esistono una Rabbia bestiale e una Rabbia dei giusti. Ma di Odio cen’é uno solo, e puzza di morte.
La Rabbia ha scardinato regimi, ha cacciato tiranni, ha conquistato diritti, ha raddrizzato torti.
L’Odio ammutolisce, esclude, ferisce chi non puó difendersi, e alla fine uccide. Chi lo prova perde la capacitá di ragionare e quella di sentire.
La Rabbia dà il coraggio di agire per cambiare le cose ingiuste. L’Odio è figlio della paura e della paura si nutre.
La Rabbia è sana, tiene svegli e fa tremare i polsi ai potenti. L’Odio è una malattia che i potenti usano per tenere sotto controllo i deboli.
La Rabbia va coltivata, e usata come una forza creatrice, non va sprecata per stupidaggini, ma rilasciata al momento giusto come un terremoto. La Rabbia permette di ricostruire.
L’Odio va soppresso e dimenticato, il tempo deve smussarne i margini aguzzi, accarezzandolo come l’acqua liscia i sassi. Le punte di lancia dell’Odio possono solo ferire la carne viva e infettarla.
Dov’è finita la Rabbia che ci trascinava nelle strade a chiedere il giusto e il diritto? Cos’è quest’Odio che fa sbarrare le porte da dentro, spaventati da ogni novità?
Io non lo so. Non lo so.
Rabbia: “violenta irritazione, provocata da gravi contrarietá, e spesso esacerbata da un senso di impotenza”.
Odio: “sentimento di grande ostilitá per cui si desidera il male altrui”.
La Rabbia é un sentimento che si prova nei confronti dell’ingiustizia, del sopruso, di chi fa del male.
L’Odio é un veleno che istilla malvagitá e inimicizia nei confronti di chi é diverso da come vorremmo.
La Rabbia si placa quando l’ingiustizia viene corretta.
L’Odio non si placa, e cerca sempre nuovi oggetti da odiare, dopo che quello precedente é stato eliminato.
Esistono una Rabbia bestiale e una Rabbia dei giusti. Ma di Odio cen’é uno solo, e puzza di morte.
La Rabbia ha scardinato regimi, ha cacciato tiranni, ha conquistato diritti, ha raddrizzato torti.
L’Odio ammutolisce, esclude, ferisce chi non puó difendersi, e alla fine uccide. Chi lo prova perde la capacitá di ragionare e quella di sentire.
La Rabbia dà il coraggio di agire per cambiare le cose ingiuste. L’Odio è figlio della paura e della paura si nutre.
La Rabbia è sana, tiene svegli e fa tremare i polsi ai potenti. L’Odio è una malattia che i potenti usano per tenere sotto controllo i deboli.
La Rabbia va coltivata, e usata come una forza creatrice, non va sprecata per stupidaggini, ma rilasciata al momento giusto come un terremoto. La Rabbia permette di ricostruire.
L’Odio va soppresso e dimenticato, il tempo deve smussarne i margini aguzzi, accarezzandolo come l’acqua liscia i sassi. Le punte di lancia dell’Odio possono solo ferire la carne viva e infettarla.
Dov’è finita la Rabbia che ci trascinava nelle strade a chiedere il giusto e il diritto? Cos’è quest’Odio che fa sbarrare le porte da dentro, spaventati da ogni novità?
Io non lo so. Non lo so.
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