Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata
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domenica 1 gennaio 2017

Terra, 2017


 
Questa immagine della Terra viene dalla International Space Station (ISS), che orbita costantemente intorno al pianeta, abitata da astronauti e scienziati.

La sua bellezza sta in quello che si vede, il nostro cielo visto da sopra, ma anche in quello che non si vede.

Come gli stessi astronauti anni fa avevano detto subito, non si vedono i confini, le barriere a cui oggi molti tengono per separarsi dagli altri. Oggi, primo gennaio 2017, non si vedono il fumo delle bombe, le file di profughi, o le facce dei politicanti che predicano l’odio.

Non si vedono l’inquinamento atmosferico, nè il riscaldamento globale e i disastri naturali che esso comporta, anche se oggi i principali paesi al mondo sono guidati da leaders, in teoria democraticamente eletti, che negano questa realtà o semplicemente se ne fregano, pressati da interessi di parte.

Non si vede il pericoloso impoverimento della gente anche nel ricco nord-ovest del mondo, a vantaggio di pochissimi, nè la sparizione del lavoro.

Quello che si vede, in effetti, è bellezza pura.

Per chi ama la scienza, questa bellezza è ulteriormente aumentata dal fatto che l’immagine sia stata catturata da un miracolo del tutto umano: la ISS, che orbita sulle nostre teste da oltre 15 anni, frutto di un progetto che ha coinvolto tutti i grandi paesi al mondo. E se qualcuno obiettasse sull’utilità pratica di questo grande simbolo di civiltà, ricordiamoci che la scienza di solito i problemi li risolve, mentre la politica spesso li crea. E che proprio ora sulla ISS si svolgono esperimenti per capire come combattere l’indebolimento delle ossa in un mondo che invecchia, per sviluppare nuovi farmaci più efficaci e per migliorare il processo di combustione e renderlo più pulito.

Oltre che per catturare le particelle di alta energia liberate dallo scontro dei raggi cosmici con l’alta atmosfera, che è una figata.

domenica 18 aprile 2010

Geologia - Ingegneria 3 a 0

Sono uno tra le centinaia di migliaia di persone bloccate in giro per l’Europa dalla nube di cenere vulcanica che ha spazzato gli aerei dal cielo. Invece delle mie solite 2 ore di volo, sto per imbarcarmi in un viaggio di due giorni in treno attraverso Romania, Ungheria, Austria, e poi si vedra’.
Bloccati in aeroporti, alberghi, stazioni, cogliamo l’estensione del mondo fisico intorno a noi, la superficie bidimensionale che chiamiamo geografia, che ci ricorda per un momento quanto siamo piccoli.
Ma la geografia è ancora poca cosa, e se aggiungiamo alle due dimensioni la profondità allora andiamo in 3D, che è la geologia. E qui la tecnica umana, non la scienza, si ferma. Alla geologia non possiamo fare niente. Possiamo modificare la storia e la geografia, ma la geologia è ineluttabile. Non potremo mai essere abbastanza potenti da fermare un vulcano, un terremoto, la deriva dei continenti. Al massimo potremo limitare i danni alle nostre povere cose, fino al giorno in cui la madre Terra non si incazzerà per davvero. E anche allora non sarà un dramma, non saremo certo la prima specie vivente a estinguersi su questo bellissimo sasso verde e azzurro.

Gionata