Non credo che quegli inglesi che vogliono uscire dall’Unione
Europea ascolteranno i tanti appelli europei e americani a non staccare il
Regno Unito dal suo principale partner mondiale, appunto, l’Europa.
Non ascolteranno perchè non si tratta di una scelta lucida,
e quindi la razionalità non c’entra.
Il concetto di Europa non scalda i cuori. E’ un “Noi” molto
soffuso, che non richiama patriottismi, eroi, martiri, non si presta a
retoriche da piazza oggi tanto di moda tra i cosiddetti leaders. L’Europa è un’appartenenza
lontana dalla pancia, anche se poi il suo principale effetto è il benessere
materiale dei suoi cittadini.
E quindi, dato che alcuni di questi “leaders”, nel Regno
Unito hanno visto un’opportunità per ottenere il potere, si sono lanciati in
questo referendum. E’ il momento opportuno per dare alla grigia e burocratica
Europa tutte le colpe di quello che non va bene. L’immigrazione, l’Euro, la
crisi economica. Poco importa che questi problemi o non sono veri o non sono
causati dall’Europa. In questo momento porta voti scagliarsi contri l’Unione Europea
e quindi avanti! Non a caso i politicanti che in tutti i paesi “tifano” per la
Brexit sono la gente peggiore che abbiamo. Lo dico con tranquillità, qualcuno
direbbe con una certa arroganza, che mi viene dall’averli visti in azione per
tanto tempo.
Chi vota No all’Europa lo fa per pigrizia mentale, perchè
urlare no agli altri permette di sfogare in maniera rapida e sterile il proprio
disagio. Un urlo liberatorio, che non guarisce, che serve solo per quell’attimo
in cui viene lanciato. Stanno male, quelli che votano no.
Poi c’è il NO! al mondo, lanciato da quelli che voteranno
Trump. Molto simile a quello della Brexit, ma ancora più viscerale e
antistorico.
E, nel nostro piccolo, abbiamo quelli del NO alle riforme,
però qui la cosa è più complicata. C’è il No della destra che è settario ed
ideologico, e non c’entra con il merito delle riforme. E’ un No contro il
governo. E poi c’è il No della sinistra, quella che in realtà in Parlamento
dopo estenuanti negoziazioni ha votato Si, ma adesso ha deciso che non gli
basta più. Intravvedono la possibilità di rovesciare l’odiato Renzi, e quindi l’Italia
si arrangi, le riforme che restino una discussione da bar come la moviola in
campo, come si è sempre fatto.
E’ possibile che tra 8 mesi ci troveremo un’Inghilterra
isolata, un’America ancora di più e con un presidente fuori controllo, e un’Italia
immutata e bloccata dai veti incrociati. Non un bel mondo.
In tutti i casi, il risultato, se vincessero i No, sarà
soprattutto a danno di quelli che l’hanno votato. In Inghilterra l’economia e
il sistema democratico peggioreranno, una volta abbandonato il porto franco
dell’Europa. In America i poveri, il sottoproletariato bianco, saranno ancora
più poveri. In italia la sinistra “pura” sparirà definitivamente dal panorama
politico.
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