Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

domenica 27 agosto 2017

L’invasione


Mentre la ggente inveisce contro i poveracci che cercano di entrare in Europa, qualcuno, molto in alto, ride. Sghignazza proprio, mentre stappa un’altra bottiglia di Krug.

Eh sì, perché ci siete cascati ancora. Ancora una volta la ggente si è fatta abbindolare, e alla grande. Prima vi hanno venduto una casa a prezzi assurdi, che impiegherete tutta la vita a pagare.

 Poi vi hanno fatto comprare un telefono da seicento euro, che non vi potevate permettere. Miliardi di persone che spendono i soldi che non hanno ancora guadagnato. Pop, parte il tappo dello champagne.

Adesso un’altra arma di distrazione di massa è stata azionata.

Vi fanno credere che il problema principale del mondo occidentale sono i disgraziati sui barconi, oppure l’islam con le sue regole retrograde. E voi, ggente, a sbraitare davanti alla tivvù e sui social network, a farvi venire le vene del collo grosse mentre ve la prendete con i più sfigati. Intanto, qualcun altro vi porta via tutti i soldi che avete.

L’invasione c’è, ma non è quella che credete voi. E’ l’invasione dei soldi.

Non li danno a noi, non preoccupatevi. Li danno ai nostri super-ricchi e li utilizzano per controllare la nostra economia.

Mentre vi baloccate a aggredire e insultare i diseredati, due fenomeni accadono indisturbati. Il primo è che, al di sopra delle vostre teste, la ricchezza si concentra nelle mani di pochi. Il secondo è che paesi stranieri ricchi e non democratici sfruttano il mercato liberalizzato per controllare i nostri paesi attraverso l’economia.

La distribuzione della ricchezza nei paesi occidentali ricchi, di cui fa parte l’Italia, è cambiata dopo gli anni del reaganismo. La liberalizzazione estrema in economia ha arricchito i ricchi a spese nostre, ovvero del ceto medio; e questo processo è ancora in atto adesso. Fanno passare i diritti per dei lussi, e gli stipendi se ne vanno per pagare affitto o mutuo. E’ successo in tutto l’occidente. Anche in Italia: la disuguaglianza era diminuita dopo la riforma fiscale del ’74, ma poi negli anni ’80 ci siamo allineati con il reaganismo, dopodichè siamo passati all’economia globale. Oggi la classe media viene spolpata a favore dei più ricchi, e voi non ve ne accorgete; voi guardate gli sbarchi in televisione. Pensate che siano quei poveracci a portarvi via qualcosa. Pop, parte un altro tappo di champagne.

La ChemChina è una azienda statale cinese. Si è comprata la quota di maggioranza della Pirelli. Lo stato della Cina Popolare adesso controlla una azienda italiana leader in un settore di alta tecnologia. Ah, e si sono comprati anche la svizzera Syngenta, colosso della chimica, staccando un assegno da oltre 40 miliardi di dollari. Non sono solo i cinesi. Anche Putin lo farebbe, se avesse i soldi, ma non li ha.

Quindi, mentre il nostro governo non può fare una cosa del genere altrimenti sarebbe o un aiuto di stato o una nazionalizzazione (bestemmia!), secondo l’allegro e liberissimo mercato, se i soldoni vengono dal governo cinese allora va bene. Pecunia non olet. 

Ma la geopolitica? I grandi esperti economici? Va tutto bene, quando un paese straniero, non democratico, si compra la nostra economia e potenzialmente ci può controllare tramite questa?

Per loro tutto bene. Hanno visto i soldi e non capiscono più niente.

Certo, se noi avessimo una Unione Europea politicamente forte, a cui venga trasferita sovranità, il ministro economico dell’Europa, a capo dell’economia più grande al mondo potrebbe metterli tutti in riga. Ma no, invece no, anzi, voi vi scagliate contro l’Europa, perché non fa quello che i governi nazionali non le permettono di fare. Pop!

E sapete quale è la fregatura principale? Che non c’è nemmeno un complotto. Non esiste la Spectre che si riunisce per decidere come sottomettere l’umanità. Quelli che stanno erodendo la democrazia, mangiandosela insieme ai soldi, non si conoscono nemmeno. Quello che vediamo è il risultato della somma della piccola, individuale ingordigia di ognuno di questi. Abbiamo un sistema a cui abbiamo tolto tutti i freni e che corre in discesa a velocità crescente. I ricconi sono alla guida, ubriachi. E voi, passeggeri inermi, urlate insulti ai poveracci stipati nel bagagliaio.

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