Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

martedì 29 dicembre 2009

Leggi Razziali

Ho chiamato leggi razziali quelle che il governo ha imposto nel 2009 sull’immigrazione, e qualche mio interlocutore mi ha detto che esagero e drammatizzo. In fondo ci vuole un certo rigore per mettere sotto controllo il forte e caotico flusso migratorio a cui stiamo assistendo. Questo rigore necessario giustificherebbe i respingimenti in mare, la creazione del reato di immigrazione clandestina e l’istituzione delle Ronde Padane. Essendo la durezza dei provvedimenti non rivolta a una qualche razza ma a tutti i migranti “irregolari”, non ha i connotati del razzismo.

Inoltre vedo che molti commentatori giustificano le “ragazzate” della Lega dicendo che tanto sono inapplicabili o non funzioneranno (come le Ronde). Bella roba, giustificare con l’inefficacia dei provvedimenti iniqui.
In realtá, tutto questo ha molto in comune con le leggi razziali che nazismo e fascismo imposero negli anni trenta dello scorso secolo. In primo luogo le nuove leggi razziali individuano e puniscono con minuziosa sollecitudine un gruppo di persone, non per quello che fa, ma per quello che é: non c’é redenzione dall’essere clandestini, cosí come non c’era possibile salvezza dall’essere Ebrei. La cifra assoluta di un largo gruppo di persone finisce per risiedere nel fatto che si trovano in un luogo in cui non sono autorizzati a stare. Il motivo per cui si sono trovati lí, le loro storie personali, i processi in atto che li fanno migrare, le conseguenze cui vanno incontro nel ritornare da dove sono venuti o nell’essere affidate a regimi di dubbia umanitá non hanno alcuna importanza, non sono affari nostri.
Inoltre, sospetto fortemente che lo scopo principale di una legge cosí sia soddisfare la pancia degli elettori, o almeno di quelli che ne hanno bisogno, mettendogli sotto il naso il solito capro espiatorio su cui sfogare crisi, frustrazioni, insuccessi, voglie represse: Gli immigrati. Un capro espiatorio ideale: intanto non possono difendersi, dato che non votano e non hanno armi. Poi sono poveri e spesso ignoranti, quindi non particolarmente attraenti. Parlano poco e male la nostra lingua, sono un po’ diversi per tanti piccoli motivi. Naturalmente spesso il capro espiatorio va creato quindi ecco comparire campagne mediatiche che ne mettono in luce i reati, e nascondono dati che non farebbero comodo all’idea del bieco immigrato clandestino approfittatore. Per esempio il fatto che gli immigrati (clandestini e regolari), che sono il 5% della nostra popolazione, contribuiscano per il 10% al prodotto interno lordo, perché in media sono piú giovani di noi “anziani italiani”.
L’altro capro espiatorio che viene venduto agli italiani negli ultimi anni, naturalmente, é la magistratura . Che infatti si vuole nuovamente colpire con una legge che ne limita ulteriormente le possibilitá di indagine. La magistratura é colpevole perché cerca di ostacolare il governo e il capo dello stato. E quindi va limitata. Il ragionamento é molto pericoloso, perché conduce allo stato autoritario, ma serve al nostro Leader per screditare chi lo accusa di avere commesso una lunga serie di crimini, e serve all’elettore suo e dei suoi soci sostenitori per giustificare a se stesso il fatto di mantenere ai vertici del nostro paese una persona che viola sistematicamente la legge. Non é ladro e truffatore lui, lo disegnano cosí.
Molti sostenitori di questo governo, non appena vengono posti di fronte alle malefatte dei loro “beniamini”, rispondono meccanicamente citando quelle degli altri (i magistrati, gli immigrati, ma anche gli avversari politici). Ma come fanno i magistrati a essere responsabili dei crimini che giudicano? Non confondiamo guardie e ladri per piacere. E gli immigrati, sarebbero loro a far del male all’italianitá, o alla padanitá? E come fanno? Non l’hanno inventata loro la globalizzazione, loro la subiscono.
Queste mie riflessioni sono in fondo oziose, perché se anche fossero riproposte a coloro che oggi in Italia comandano (comandano, non governano, che é diverso, ed é ció per cui invece erano stati eletti) se ne uscirebbero con gli ormai noti ragionamenti capziosi da azzeccagarbugli che sarebbe facile smantellare da parte di un normale cittadino, se non fosse che il megafono cel’hanno in mano loro. Sono oziose perché non hanno importanza. Non verranno mai discusse (specie ora che con l’uso sistematico della fiducia si é svuotato di senso il parlamento, come fece il fascismo), non hanno bisogno di rispondermi quelli che comandano, e il mio diritto di chiedere é nullo.
Con la creazione di cittadini di livello diverso (quelli senza diritti, quelli normali con diritti limitati e quelli che comandano, al di sopra delle regole), e con la conquista dei poteri di controllo (media e magistratura), si crea alla fine lo stato autoritario a struttura verticale, e il colpo di stato é fatto, senza sparare un singolo colpo di fucile. Forse, senza saperlo, e senza curarsene.
Ma in fondo sappiamo che fermare la storia e’ impossibile: i flussi dei migranti che cercano una vita possibile sono troppo grandi e troppo giusti. Dovessero costruire un ponte di corpi sul mediterraneo (cosa che sta accadendo!), arriveranno. Stará a noi decidere cosa fare quando arrivano: potremo fargli trovare l’Europa: un continente che si é dato un sistema organizzato che sa incanalarli con intelligenza per limitarne l’impatto, che riesce a insegnargli le lingue europee perché si possano integrare e fare la loro parte. Oppure potranno trovare stati allo sbando che li chiudono in un lager per sei mesi (legge appena approvata con la fiducia), li ammucchiano in giro per la provincia, li lasciano senza alcun sostegno sociale riservato ai “normali”. Questa sí che é emergenza. Emergenza voluta.
Certo ci vorrebbe un coordinamento europeo, che giá é difficile dato che siamo in 27 stati, ma dovrebbe essere stimolato e portato avanti dall’Italia, dai paesi in prima linea, geograficamente: ma come si fa, se ci si dichiara contrari all’Europa Unita, come si fa ad avere voce in capitolo se poi la nostra politica estera é fatta di pagliacciate e figuracce? Come si fa se l’Italia, all’estero, é considerata un triste scherzo?
Loro arriveranno comunque, a milioni. Sta a noi fargli trovare una civiltá o i suoi resti.
Concludo con un pensiero alle Ronde Padane che sono appena state costituite.
Esse, dichiaratamente, si pongono lo scopo di dare la caccia al clandestino, il che fa un tutt’uno con i lager (centri di identificazione e espulsione) e i respingimenti in mare, e che istilla odio e paura. Si tratta di un unico disegno. Non é il mio paese quello che si accanisce sugli ultimi, e mi accerteró che non sia nemmeno il paese dei miei figli. Io spero di non incontrarne mai una, di ronda, ed é improbabile, visto che si é trattato di un fiasco totale. Ma, nel caso, posso giá da oggi garantire che non permetteró che una di queste bande di vigliacchi entri nella strada in cui vivo io. Una strada, tra l’altro, piena di immigrati, della cui regolaritá non mi interesso, ma che certo lavorano tutti, cercando una vita normale.
Tota

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