Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

venerdì 2 aprile 2010

La Rabbia e l'Odio

La Rabbia e l’Odio.
Rabbia: “violenta irritazione, provocata da gravi contrarietá, e spesso esacerbata da un senso di impotenza”.
Odio: “sentimento di grande ostilitá per cui si desidera il male altrui”.
La Rabbia é un sentimento che si prova nei confronti dell’ingiustizia, del sopruso, di chi fa del male.
L’Odio é un veleno che istilla malvagitá e inimicizia nei confronti di chi é diverso da come vorremmo.
La Rabbia si placa quando l’ingiustizia viene corretta.
L’Odio non si placa, e cerca sempre nuovi oggetti da odiare, dopo che quello precedente é stato eliminato.
Esistono una Rabbia bestiale e una Rabbia dei giusti. Ma di Odio cen’é uno solo, e puzza di morte.
La Rabbia ha scardinato regimi, ha cacciato tiranni, ha conquistato diritti, ha raddrizzato torti.
L’Odio ammutolisce, esclude, ferisce chi non puó difendersi, e alla fine uccide. Chi lo prova perde la capacitá di ragionare e quella di sentire.
La Rabbia dà il coraggio di agire per cambiare le cose ingiuste. L’Odio è figlio della paura e della paura si nutre.
La Rabbia è sana, tiene svegli e fa tremare i polsi ai potenti. L’Odio è una malattia che i potenti usano per tenere sotto controllo i deboli.
La Rabbia va coltivata, e usata come una forza creatrice, non va sprecata per stupidaggini, ma rilasciata al momento giusto come un terremoto. La Rabbia permette di ricostruire.
L’Odio va soppresso e dimenticato, il tempo deve smussarne i margini aguzzi, accarezzandolo come l’acqua liscia i sassi. Le punte di lancia dell’Odio possono solo ferire la carne viva e infettarla.
Dov’è finita la Rabbia che ci trascinava nelle strade a chiedere il giusto e il diritto? Cos’è quest’Odio che fa sbarrare le porte da dentro, spaventati da ogni novità?
Io non lo so. Non lo so.

2 commenti:

  1. Ecco un esempio di rabbia che sconfigge l'odio. Vale davvero la pena di leggerlo:
    http://www.corriere.it/Media/Foto/2010/04/13/letteracittadinoadro.pdf

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  2. Paola mi ha mandato questi pensieri di Elsa Belotti (psicologa e consulente familiare), che posto per lei:

    Quando un sentimento si cambia nel suo opposto rimane la sua intensità.L'odioè il rovescio della medaglia dell'amore.E' un grande legame con l'altro.E' una dipendenza dall'altro.E' una prigione nell'altro.E' una prevaricazione sull'altro.E' un potere dell'altro.

    Se provi odio per qualcunodi che cosa pensi di mancare?

    La giustizia è un fatto esteriore.La pace un fatto interiore. La giustizia viene dalla ragione.La pace viene dal cuore. La giustizia viene amministrata da altri.La pace ce la possiamo dare solo noi. La giustizia si può insegnare.La pace si può conseguire. La giustizia si applica.La pace è un cammino faticoso. La giustizia è un dire.La pace è un contemplare.

    Ogni conflitto di oggiha avuto origine nell'infanzia. Ogni conflitto con gli altriè lo specchio di un conflitto interiore. Ogni conflitto nel mondoè il riflesso di tanti conflitti personali irrisolti.

    Il male peggiore oggi è la dispersione interiore.Ha alla base la disattenzioneperchè siamo bombardati da troppi stimolie non possiamo selezionarli ed elaborarli tutti.Ne deriva una inconsapevole ed incolpevolevisione superficiale della vita.

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